Philofobia

Philofobia

AUTORE: Equilibrista InstabilePRODUTTORE: Equilibrista Instabile

Sono immerso in una gioia innaturale

Una fottuta illusione che già mi stacca dal reale

Confusione dissestante nel mio mondo sentimentale

La paura di star bene vince quella di star male

Analizzo e poi realizzo di esser solo e sciupato

Un guerriero sempre in piedi, anche se gli hanno sparato

Immortale per la gente che non vede nel pozzo

Che si affaccia sul dolore e non di certo del corpo

Neutrale tra amore e ragione, vivo la situazione

Compaio e poi scompaio: faccio giochi di illusione

Tu cogli l’occasione

Se vado poi non torno, anche senza comprensione

Gli occhi fissi sull’asfalto da un palazzo senza piani

La paura di cadere non permette di volare

Mi senti ma non guardi, metti in conto di sbagliare

Ma è uno sforzo troppo grosso se ti chiedo di cambiare

Io davanti che mi tuffo da otto metri

Tu hai paura a avvicinarti perché il fondo non lo vedi

La fiducia l’hai già data quindi pensi e ancora arretri

Io ti aspetto dentro a un mare pieno di colori veri

Sdraiato in mezzo al niente
L’attenzione verso il cielo: stella sola e indipendente
Con lo sguardo accarezzo il tuo viso delicato
Amico sofferente in quanto amico innamorato

Tradimento che distrugge il futuro più che il passato

Stai legata a situazioni che non hai mai superato

Ti cerco di salvare ma mi sento un disperato

Seme puro mai piantato

Etichettiamo persone per fare ordine

Le conosciamo e di nuovo è disordine

Vogliamo avere ben chiaro il punto d’arrivo

E viviamo in base a quello: mondo freddo in clima estivo

Io vivo momenti facendo esperimenti

Do segnali alle persone che non colgono: dementi

Trascinato nelle spine dai peggiori (e)venti

È quello che succede quando non ti è chiaro e menti

Senti, menti, hai tuoi stessi sentimenti

Tu ti auto conservi: provi emozioni e poi le spegni

Devo essere istintivo? Sono troppo razionale?

Lo dici proprio tu ma hai mai provato a rischiare?

Io davanti che mi tuffo da otto metri

Tu hai paura a avvicinarti perché il fondo non lo vedi

La fiducia l’hai già data quindi pensi e ancora arretri

Io ti aspetto dentro a un mare pieno di colori veri

Sdraiato in mezzo al niente

L’attenzione verso il cielo: stella sola e indipendente

Con lo sguardo accarezzo il tuo viso delicato

Amico sofferente in quanto amico innamorato

L’amore è pungente, fa male

Cosa c’è di bello nel legare?

Forse negare il tempo a noi stessi

Per evitare di affogare in problemi complessi

Lo vedo quando ridi, lo sento quando parli

Per te io non sono uno tra i tanti

Ci son dentro totalmente e ho paura di cadere

Dalla nuvola che ho sotto i piedi e che non puoi vedere

Legato a un masso troppo grosso, sto andando a fondo

Ho imparato che l’amore non fa sconto

Nonostante sia perfetta sento che mi farò male

Non hai forza di rischiare: tutto troppo irrazionale

Mi rigiro nel mio letto con in testa questo canto

Mi rivedo le parole scritte sopra a un foglio bianco

Resto solo e stanco

Me ne vado forse un giorno mi vedrai come un rimpianto

Forse oggi.

Equilibrista Instabile
Il nuovo libro dell'Equilibrista Instabile

La storia di un ragazzo che attraversa la vita di ognuno di noi: fronteggia i condizionamenti sociali, le influenze mediatiche, i dubbi e le paure che tormentano tanti, cerca la propria strada cambiando posto di lavoro o luogo in cui vivere, provando diversi sentieri senza mai accantonare il proprio sogno.