Macchina
Non voglio ferirti ma
Chiunque ti dirà che sa
Cos’è il male e il bene
Non ti convincerà
E questo già lo sai
Ti ritroverai ancora più spaesato
Può anche farti credere di avere risposte
Ma le domande non finiscono
Un dizionario, infinite parole
Ma ciò che dici lo capiscono? No!
Perché altrimenti saremmo migliori
Con tutti i libri che abbiamo sfogliato
Perché altrimenti saremmo gli attori
I copioni che rifanno ciò che già hanno provato
Perché altrimenti saremmo migliori
Se le risposte fossero dentro una mano
Perché è difficile trovar qualcosa
Se non sappiamo ancora che cosa cerchiamo
Sei un ingranaggio
Di questa macchina
Che mangia uomini
E caga a raffica
O tu sei l’uomo
Dentro alla macchina
Che ti ha mangiato
E ora ti macchina
Per esser l’uomo
Dentro alla macchina
Non serve impegno
Tutta meccanica
Ma tu sei molto di più
Hai rinunciato laggiù
Per stare quassù insieme a te
Ed ora vedi scorrere il fiume dall’alto
Capisci il senso di tutto quel correre
Attraversa il villaggio dei fiori oltre la montagna
Lì vive un popolo senza costumi
Potrai sentire il profumo dell’aria
Lasciando dietro tutti quegli orrori
Dove l’aria è rarefatta: fetore di piede
Che suda dentro alle scarpe di marca
Non esiste qui un popolo vero
Se stato è popolo è la sua carcassa
Sassate in faccia e pedate al culo
Quasi quasi, forse, prese per il culo
Uno due tre quattro, una moltitudine
Un poco alla volta: nuova abitudine
Sei un ingranaggio
Di questa macchina
Che mangia uomini
E caga a raffica
O tu sei l’uomo
Dentro alla macchina
Che ti ha mangiato
E ora ti macchina
Per esser l’uomo
Dentro alla macchina
Non serve impegno
Tutta meccanica
Ma tu sei molto di più
Hai rinunciato laggiù
Per stare quassù insieme a te
Ed ora vedi scorrere il fiume dall’alto
Capisci il senso di tutto quel correre
Ma tu sei molto di più
Hai rinunciato laggiù
Per stare quassù insieme a te
Alimentare la macchina, no!
Io so per certo che non fa per me.
Hai rinunciato laggiù
Per stare quassù insieme a te
Ed ora vedi scorrere il fiume dall’alto