Zarathustra è in città

Zarathustra è in città

AUTORE: Daniele ValsecchiPRODUTTORE: Daniele Valsecchi, Antonio Giordano, Federico Valerio, Pietro Carulli

Io che agisco in funzione di un tramonto

Monto il fiume su una barca affrontando la corrente

Conservate il vostro orgoglio ma alla fine tu sei pronto

Ad accettare un uomo totalmente indipendente?

È così che poi parlò lo Zarathustra:

Porti luce a questo gregge ma è la luce che gli frustra

Ora inizia la ricerca ma qualcosa di mirato

Cerca solo chi vuol essere trovato

Non fedeli ma ricercatori veri

Che si spingono sul ponte che è la vita verso luoghi stranieri

Uomini che fissano la Luna

Con vergogna dentro al cuore quando incontrano fortuna

Parla a uomini che vogliono potenza

Per potersi sviluppare, non puoi certo preferire il regredire

Elevati all’ennesima potenza

L’essenza della vita è assaporare il divenire

E cammini con la testa china nichilista in tutto

Stesso palco ma ogni volta è il tuo debutto

Come fossi un farabutto che finisce distrutto

Perché accetta condizioni di un altro

Ma brutto stronzo scegli bene: sei cammello o leone?

Stai lottando contro il nulla chiuso dentro a un dragone

E mentiamo solamente per riuscire ad adattarci

Per fermare il pensiero ed addormentarci

Prendi il tuo grosso fardello e cammina

Come un cammello nel grande deserto che gira

A vuoto, oppure declina

E cerca di essere vero leone che mira

A uccidere il drago o mostro di Loch ness che sia

Dentro ad un lago o in camera mia

Abbiamo infiniti doveri e nessuno sa più cosa vuole

E non trova la via

Queste rime sono ciò che voglio scritte sopra un foglio

Porta foglio e penna in gira, del resto mi spoglio

È divino quest’enorme papiro che puoi toccare

Leggi tutto e non te lo dimenticare

Dico questo quando è chiaro che non basta memoria

Cosa cara è cosa trama la storia

Un inizio, sviluppo, conclusione

Trovi un tizio che ha un indizio che ti manda in confusione

Servirebbe qualcuno che mi risponda

Che mi faccia star tranquillo nella notte che è scura

Potrei mettere uno specchio enorme in cielo da sponda

Questa notte dormi bene e non avere paura

Che la luna fa penombra e un pò di ordine resta

Che la strada stai sereno è colma di carabinieri

Se uscisse l’uomo nero poi qualcuno lo arresta:

Ogni giorno con il tempo è sempre peggio di ieri

Ti eri fatto una promessa e la premessa era buona

Cessa questa appena il rischio aumenta e lasci stare

Suona un campanello d’allarme e fuori tuona

Non ti devi spaventare

Tutti dicono di credere in qualcosa e tu gli credi

Non gli chiedi in cosa credono davvero

Allora cedi al vero, ti convinci, poi ti siedi

Ti risvegli alla fine che sei all’inizio del sentiero

Prendi il tuo grosso fardello e cammina

Come un cammello nel grande deserto che gira

A vuoto, oppure declina

E cerca di essere vero leone che mira

A uccidere il drago o mostro di Loch ness che sia

Dentro ad un lago o in camera mia

Abbiamo infiniti doveri e nessuno sa più cosa vuole

E non trova la via

Tanti giusti che discutono dei gusti appuntano su fogli

Busti con rami spogli

Capi chini in cerca di quadrifogli per questa vita

Tanti inchini finchè poi non è finita

Sono qui per smascherare questo ordine fittizio

Fidati amico è solo l’inizio

Il vizio in cui galleggi non è altro che fango

Non è certo con un titolo che sali di rango

Sono un mago a mischiare le parole

Quando sono solo, come il sole genero la prole

E mi chiedo: “Cosa vuole un uomo saggio?”

Il migliore dei tramonti nel paesaggio?

Cosa vuole un uomo saggio?
Il migliore dei tramonti nel paesaggio.
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La storia di un ragazzo che attraversa la vita di ognuno di noi: fronteggia i condizionamenti sociali, le influenze mediatiche, i dubbi e le paure che tormentano tanti, cerca la propria strada cambiando posto di lavoro o luogo in cui vivere, provando diversi sentieri senza mai accantonare il proprio sogno.