All'Umanità
Questo cielo si scurisce e a terra strisciano bisce
Questo mondo si indurisce e finisce
Che l’auriga prende in mano una volta per tutte il suo carro alato
Ora dimmi: chi è il malato?
Sono stato, sono mondo, sono pure Daniele, piacere
Ero umano, poi ho iniziato a vedere
Sono armato, senza armi, non mi serve competere
Tu sei il mio compagno d’armi se puoi darmi da credere
Questo cielo si apre, si scopre un cielo di aquile
Sembra facile non divenire instabile
Equilibrista
Il mio fiato che ti appanna la lente ti spanna la vista
Ho voglia vivere tanto da dare
Sto dentro ad un mare e sto per attraccare
Dò voce a un linguaggio che sembra volgare
Ma gira la terra e continui a girare
Questo mondo si riempie di crepe, servirebbe un meme
C’è chi teme che il mondo collassi o passi ad esser cenere
Venera Venere è meritevole
Donare la tua vita per arte da parte a gente arrendevole
Serve fede: perde chi risponde vince chi chiede
Serve essere non serve avere
Crescere e credere nel potere assoluto
Dovuto al nostro legame col tutto che è indissoluto
Papà, io te l’avevo detto
Se metto a segno un gancio mi basta un diretto
Ora guarda questo mondo dal tetto com’è diverso
È come avere il punto di vista dell’universo
Mamma, vedi che ho sempre saputo
Che la società si pompa ma è solo uno sputo
Che puoi uscire dalla merda, basta avere fiuto
Per poi dare tu una mano a chi ti grida “aiuto”
E arriverà la fine e poi si spegnerà il sole
Sorgerà una nuova era, nuova verità
E si avrà un nuovo alfabeto, nuove parole
E gireranno in ogni dove solo divinità
Sono criptico: non voglio essere capito
Spiritico: una spirale che prende
Sono mitico: ma esisto non sono un mito
E me ne fotto se non faccio il botto perché non vende
Questo punto non capisco se è il punto di inizio di un vizio
O se è solo il punto di vista di un tizio
Strizzo l’occhio e mi raddrizzo: finalmente respiro
È finito il giro