Resta

Mi complichi il lavoro

E non sono loro, sei tu

Devi soltanto non avere paura

Non temere il giudizio

Lo so che non è poco

Dopo che hai provato le spinte di sguardi

In direzioni che non volevi prendere

Quella sera avevo preparato una stella cadente solo per te

Quando tutti sono andati a casa

Ma tu sei scappato

Sdraiato

In un letto

Senza sonno

Occhi sbarrati

Puntati sulle travi in legno del tetto

Dietro il quale ho fatto piovere bellezza di luce


Resta

Anche negli sguardi

Che anche lì puoi trovarli

I desideri

E puoi esprimerli

O almeno provarci


Chissenefrega se l’altro non dovesse vedere in te la stessa bellezza che tu vedi in lui


Immergiti nella vita e lascia stare la via d’uscita

Il livello di consapevolezza

Gli attestati

I corsi fatti

La sveglia

I piani

I sette nani

I cani: che poi i bastardini son belli, son strani

Mi ricordano gli incroci

La bellezza del non sapere come sarà

Un domani


Tu mi senti e so di non dover alzare la voce

So anche che sono i mille pensieri

A non farti rotolare nel prato

Anche quando ne avresti bisogno


Hai provato ad ascoltarmi

Senza freni

Tirando i remi in barca

Lasciandoti cullare dalla corrente


Sai cosa si prova

A trovare qualcosa


Che non si sta cercando

AUTORE: Daniele Valsecchi
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La storia di un ragazzo che attraversa la vita di ognuno di noi: fronteggia i condizionamenti sociali, le influenze mediatiche, i dubbi e le paure che tormentano tanti, cerca la propria strada cambiando posto di lavoro o luogo in cui vivere, provando diversi sentieri senza mai accantonare il proprio sogno.