SCRITTI
Sono stato tutta la mattina per aggiungere una virgola, e nel pomeriggio la ho tolta _ Oscar Wilde _
Celle-ululari
Il viaggio inizia
con un prurito
al cuoio capelluto secco
ed uno sputo
vecchio cent'anni
sputato allo scoperto.
Eccolo
liberatolo dalla fiata
guardiana infiltrata
in una bocca chiusa
segregata
nel suo cattivo odore
stregata dalle parole rassicuranti
del dottore, Franco,
deciso e rassicurato
dai tanti studi intrapresi
e dagli incontri tesi
a cinesi droghe nude.
Le sue parole sono volumi
bassi ma ingombranti e rombanti
che riempiono lo spazio a te assegnato
nubi nel cielo dorato
rubato
per riempire di allucinazioni le celle
con cellulari alveari che producono miele
dolce lama nel cervello
preme.
Divide in due fronti
la fronte
inferno e paradiso
diviso
e di fronte a quel viso
la porta
di una camera piccola
scricchiola
dentro cui una spia
micro
ti osserva.
Scricchiola
come una porta che s'apre
lentamente
e incessabilmente
t'inganna
perché chiusa resta
e presta libertà
al prossimo,
che ancor non s'è assaggiato,
la via alla tempesta del caso
che divora con la vista
e assapora con il naso
ma che al mondo si mostra
con parole fluide
che in celle-ululari
evaporano
in scrigni
per sempre.